Lui si chiama Simone Rovellini, ha 26 anni e da grande
voleva fare l’impagliatore di animali. In realtà da quando ha scoperto che
prima di impagliarli bisogna ucciderli, fa il video maker.
Rovellini è sulla bocca di tutti oggi per il
suo corto C’est la vie che ha nella semplicità il suo punto di forza. Con una
laurea al NABA di Milano in Media Design, Simone lo ha presentato al Festival
Internazionale del Film di Roma e lo ha proposto anche a Cannes, il mese scorso,
nello Short film Corner.
Narrativo per esigenza, il suo corto mette in scena la
giornata tipo di una ragazza, Henriette, con la trovata di avervi inserito
tutte le parole francesi diventate di uso comune nella lingua italiana.
La tecnica di regia sembra rispondere alla scelta precisa di
riprodurre i cliché francesi attingendo a ciò che, come egli stesso ha
dichiarato, all’estero piace della Francia.
Le musiche, che a molti ricorderanno Amelie, sono frutto
della creatività di due ragazzi australiani, di Sydney e autoprodotta. E il
complesso visivo, tecnico e sonoro, sebbene ricordi il famoso film Il favoloso
mondo di Amelie, non pare affatto scimmiottare per emulazione, imitazione o
riproduzione quel taglio registico.
Un ragazzo che farà sicuramente strada e un modo di prodursi
e produrre che ci ricorda che la creatività in Italia è inesauribile.
Ora godetevi il corto.
Scritto e diretto da Simone Rovellini
Direttore della fotografia: Davide Gatti
Con: Simona Wonderwall, Toni Pandolfo, Ambrogio Avogadri, Mirko Ciotta, Alessandro Fantinato
Musiche e sound design: Silencio, Sydney
Voice over: Raffaele Fallica - ADC group
Direttore della fotografia: Davide Gatti
Con: Simona Wonderwall, Toni Pandolfo, Ambrogio Avogadri, Mirko Ciotta, Alessandro Fantinato
Musiche e sound design: Silencio, Sydney
Voice over: Raffaele Fallica - ADC group
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