Tu eri la verità, il mio confine,
la mia debole rete, ma mi sono schiantata contro l'albero del bene e del male, ho mangiato anch'io la mela della tua onnipresenza e ne sono riuscita vuota di ogni sapienza, perché tu eri la mia dottrina, e il calice della tua vita sfiorava tutte le rose. Ora ti sei confusa con gli oscuri argomenti della lira ma invano soffochi la tua voce nelle radici - spirali degli alberi, invano getti gemiti da sotto la terra, perché io verrò a cercarti scaverò il tuo fermento, madre, cercherò negli spiriti quello più chiaro e più fermo, colui che aveva i tuoi occhi e la tua limpida voce e il tuo dolce coraggio fatto soltanto di stelle.
Alda Merini
Nessun commento:
Posta un commento